Il Tribunale di Bari, dinanzi al gup Gabriella Pede, ha emesso una sentenza (con rito abbreviato) di condanna per un processo incentrato su un giro di baby prostitute, con due condanne a tre anni. Nell’ambito del procedimento giudiziario è stata riconosciuta parte civile l’associazione Fermiconlemani, da anni attiva sul territorio per il contrasto ad ogni forma di violenza.
Lo scorso 11 dicembre, dinanzi al gup Gabriella Pede, si è concluso uno stralcio del processo madre con il giudizio abbreviato e con il patteggiamento, affermando la responsabilità penale degli imputati e stabilendo la condanna e il risarcimento dei danni, che saranno quantificati in separata sede.
Fermiconlemani, attiva da anni nel contrasto a tutte le forme di violenza, ha giocato un ruolo decisivo in questo processo. La decisione del tribunale di riconoscere all’associazione la costituzione di parte civile riflette l’importanza della sua missione: prevenire, reprimere e offrire supporto alle vittime di crimini violenti, non solo di genere.
La presidente dell’associazione, avv. Tiziana Cecere, rappresentata in giudizio dall’avv. Daniela Corrado, ha espresso soddisfazione per il riconoscimento del danno subito dalle vittime e per la rifusione delle spese processuali, confermando l’impegno continuativo di Fermiconlemani nel fornire assistenza e protezione alle vittime.
L’intervento dell’associazione nel processo è emblematico dell’approccio attivo e della dedizione nell’affrontare problemi così delicati e devastanti come la prostituzione minorile. La loro presenza costante e professionale nelle aule di giustizia, accanto alla loro attività quotidiana di sostegno e prevenzione, dimostra quanto sia fondamentale il lavoro delle organizzazioni non governative nel sistema giudiziario e nella società.
Questo caso evidenzia anche la necessità di una maggiore attenzione e risorse nell’affrontare la violenza e lo sfruttamento, soprattutto quando le vittime sono i minori. Fermiconlemani continua a essere un baluardo di difesa e un esempio di impegno civico, lavorando instancabilmente per un cambiamento sociale concreto e per garantire che le vittime di violenza non siano mai sole.