L’ultimo romanzo di Luigi Pirandello, “Uno, nessuno e centomila”, verrà portato in scena i prossimi 12 e 13 febbraio al Teatro Piccinni di Bari. Il cast vede la presenza di Primo Reggiani, Francesca Valtorta, Jane Alexander, Fabrizio Bordignon ed Enrico Ottaviano, per la regia di Nicasio Anzelmo.

Lo spettacolo sarà a Bari-Teatro Piccinni il 12 e 13 febbraio (ore 10.00 in matinée per le scuole e ore 19.30 in replica serale) per la stagione teatrale del Comune di Bari in collaborazione con Puglia Culture.

Ironico, grottesco, capace di mettere in crisi la società borghese del primo Novecento questo è stato ed è tutt’ora la forza di Uno nessuno e centomila.

L’ultimo dei romanzi di Pirandello, è denso di enigmi, e secondo lo stesso autore esso è «sintesi completa di tutto ciò che ho fatto e la sorgente di quello che farò». In una lettera autobiografica, Pirandello lo definisce come il romanzo “più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita”. 

Il protagonista Vitangelo Moscarda è forse uno dei personaggi più complessi della produzione pirandelliana: “prima impacciato e prigioniero delle opinioni altrui, poi sempre più consapevole e determinato a cercare l’autenticità spirituale dell’esistenza, fino all’affrancamento finale da tutte “le rabbie del mondo”. 

Un giorno, accorgendosi casualmente che il suo naso pende verso destra, incomincia a percorrere un viaggio scoprendo ogni giorno che passa di non essere, per gli altri, quello che crede di essere. Il protagonista, incontrando e confrontandosi con una miriade di personaggi, cercherà di distruggere le molte immagini che gli altri vedono di lui, fino a diventare aria, vento, puro spirito.

Un lavoro rivoluzionario, soprattutto per i tempi in cui fu scritto, che tocca temi estremamente attuali come il rapporto con la natura, con una spiritualità negata dalla società e dalla convenienza, la ricerca spasmodica di se stessi.

Un testo che nella sua modernità sorprende, soprattutto oggi, nell’analisi dell’istituto bancario e dell’impatto che lo stesso ha sul tessuto sociale. Un impianto scenografico in movimento, un gruppo di cinque straordinari attori e l’umorismo tipico in Pirandello, ci racconteranno questa storia ancora oggi di grandissima attualità.

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