Oggi alle 18.30, in diretta su Facebook e Youtube in contemporanea, andrà online la presentazione del progetto “Cassette Help”, ideato e realizzato dall’associazione “Fermi con le mani” insieme all’Assessorato al Welfare del Comune di Bari, per fornire un altro piccolo strumento a coloro che vogliano denunciare casi di violenza e bullismo, in tutte le loro espressioni.
Si, perché in questi anni la violenza ed il bullismo si sono “arricchiti” di diverse declinazioni, soprattutto quelle con il prefisso cyber, per fare riferimento a quello che può accadere sul web. Non è un mistero, infatti, che soprattutto per i più giovani nuovi pericoli si nascondano proprio nei loro smartphone e personal computer. Una sorta di porta verso un mondo immateriale che sfugge agli occhi dei genitori e di tutta la comunità educante in genere.
Uno scrocio su questa realtà viene offerto dall’attività di volontari come quelli dell’associazione “Fermi con le mani”, che opera su tutto il territorio nazionale da ormai qualche anno al fine di contrastare modelli sbagliati di relazioni personali. Vicende umane che finiscono per degenerare finanche, in qualche caso purtroppo, al più tragico degli epiloghi. L’incontro di oggi vuole fare anche il punto della situazione in ambito di contrasto alla violenza in genere, oltre che di genere, con particolare attenzione ai nuovi spai e alle nuove modalità. Il web non è una realtà a parte, è perfettamente integrato nella nostra vita di tutti i giorni. A differenza di quanto si pensi, non c’è nulla di virtuale in quello che facciamo, scriviamo o diciamo, ad esempio, sui social. Gli effetti valgono anche offline.
A promuovere l’evento digitale di oggi, che vedrà la partecipazione anche dell’assessora Francesca Bottalico e dell’avvocata Daniela Corrado, è proprio la presidente di “Fermi con le mani”, Tiziana Cecere: “Il progetto più ampio, dal titolo “La ricetta della felicità e cassetta help”, si è reso necessario considerando i dati allarmanti che da tempo vengono registrati in tema di violenza, in tutte le sue varianti. Le uniche modalità di prevenzione in materia, dalla nostra esperienza, sono la formazione, la sensibilizzazione, il sostegno e l’ascolto partendo dalla diffusione del pensiero positivo che la prevenzione non sia solo un’illusione ma un vero e proprio strumento di azione. Le persone coinvolte spesso non riescono a rivelare quanto accade e, soprattutto, non riescono ad agire con consapevolezza e responsabilità nel qui ed ora”.
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